IL MARE NON SI FERISCE, COME IL SANGUE

Non avrò sedie vuote per Natale.
Avrò sedie piene di altra gente.
Una persona quando esce dall’acqua non lascia un buco.
Il mare non resta ferito, non smette di fare onde e far navigare le barche e succedere albe e tramonti.
Il mare non si ferisce e nemmeno il sangue.
Essere come l’acqua.
Mettere via o non aprire altre sedie.
Chi se n’e’ andato, come l’acqua spostata, ne ha fatta arrivare altra.
Il mare dimentica, cancella.
Mi accoglie senza essere mio.
Il mare e’ di se stesso.
Così deve essere un ricordo.
Come l’acqua.
Come il mare e il sangue.
Non ferirsi e non ferire.

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